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[ un paio di libri ]
Derrida - Tutto ci riporta ad uno di quegli esercizi di pittura al microscopio che pretendono con naturalezza di dettar legge, di tener tutto sotto controllo, di fatto, in un modo poliziesco.[1]
Dur. 11' 48"
Per quanto ne sappiamo sembra proprio che madame Ginoux non tornò più a posare per Vincent nella casa gialla; e quando di quel ritratto Vincent volle farne una replica, la sedia che già l’aveva accolta quell’unica volta[2] era ormai pittoricamente “occupata” da una candela accesa e da due romanzi francesi[3].
Allora, per far posto all’arlesiana, Vincent fu costretto a sgombrare quella sedia - s’intende idealmente, ma non meno che necessariamente.
Tuttavia, per non smentire la verità concreta della sua pittura, non osò sbarazzarsi di quelle cose.
Non chiedetemi al momento dove mise la candela accesa; mi piace invece supporre i libri li spostò sulla tavola, giusto dove una volta la donna aveva poggiato i suoi guanti.[4]

Questi due libri però qui non fanno il “paio”.
Quando spuntano per la prima volta sul tavolo di questa replica della prima arlesiana[5] ci vengono mostrati nel loro aspetto casuale e trasandato, come disfatti per il troppo uso. Tanto erano composti e raccolti sulla sedia, quanto ora sono separati e scomposti[6].
Uno dei libri è chiuso, con gli angoli della copertina rossa lisi e gli orecchi delle pagine ben evidenziati; l’altro è rivolto verso la donna, aperto e scompaginato: entrambi sono consumati proprio come delle scarpe vecchie.
Con i libri sistemati in questo modo madame Ginoux potrebbe rappresentare una liseuse de romans che ha interrotto la lettura e sollevato lo sguardo per inseguire pensieri suscitati dalla pagina, se non mostrasse però una cert'aria di indifferenza per tutte le cose che la circondano.
Tra quei libri e l’arlesiana c’è un abisso.
No. Decisamente non li stava leggendo.
E neppure le appartenevano. Come invece le appartenevano i guanti: ravvicinati tra loro e a portata di mano della donna, pronta ad impugnare l’ombrello e andarsene.
Questi libri sono pittoricamente posticci; fuori pointure[7], se non fuori peinture, sono sfogliati, svogliati e riposti; sistemati sul tavolo in un secondo tempo, proprio come in un secondo tempo la figura di madame Ginoux era stata sistemata da Gauguin nel suo caffè di notte.
I libri non sembrano proprio appartenere a 'questa' Arlesiana di Vincent; come forse neppure all’Arlesiana del caffè di Gauguin apparteneva quel mezzo bicchiere di assenzio: c’è difatti un sifone blu di troppo tra lei e quel bicchiere, che, messo lì sul bordo estremo del tavolo e della scena, si protende oltre l’immagine per rivolgersi allo spazio reale fuori dalla superficie pittorica. Sembra giusto poggiato lì, al confine tra le due realtà, da un cliente esterno al quadro - che magari poteva anche essere lo stesso Gauguin, uscito dalla casa gialla per andarsene a puttane in quel caffè di notte. Un bicchiere che allora ci indica la posizione del pittore della scena e di chi la guarda. Guaguin, insomma, ha riassettato la fornace infernale di Vincent; e per tenere tutto sotto controllo assegna un posto preciso non solo ad ogni cosa che lì dentro rischiava la rovina, ma anche a sè stesso e ad ogni altro osservatore del suo dipinto.

Vincent ha confessato che nel periodo in cui Gauguin era ad Arles, una volta o due si era lasciato andare a delle “astrazioni”: nella Berceuse e  in una Liseuse de romans, “nera in una biblioteca gialla”[8].
Si era abbandonato alla fantasia solamente una volta o due?
Come al mercato delle patate allora facciamo pure due volte e mezzo, aggiungendo alla Berceuse e alla Liseuse anche il “ritratto in giallo e nero di madame Ginoux” con i libri…  che è lettrice a mezzo; ossia potrebbe esserlo, con sotto gli occhi quei libri… o anche non lo è affatto.
La sostituzione di guanti e ombrello con due o forse tre libri è dovuta ad un lasciarsi andare di Vincent all’astrazione tale che schegge decorative del fantasioso motivo della “lettrice di romanzi nera e biblioteca gialla” sarebbero finite casualmente sul tavolo di questa figura, similmente nera e gialla, che ritrae madame Ginoux con i libri?

La datazione ufficiale di questa Arlesiana con i libri viene solitamente indicata tra il novembre 1888 e il maggio 1889. Ma tutto mi convince che la sua realizzazione dovrebbe almeno scivolare verso la fine di dicembre, cioè dopo l’esecuzione della Liseuse e della sedia vuota di Gauguin - se non addirittura oltre dicembre e oltre la Berceuse: anch’essa sistemata nella medesima sedia di Gauguin - che intanto se l’era data a gambe, lasciando due romanzi francesi sulla sedia e Van Gogh senza un orecchio.
Dopo la partenza di Gauguin da Arles, Vincent avrebbe spostato i libri dalla sedia di Gauguin al tavolo dell’arlesiana per dipingerli qui come un apposito “commento” – con figura analoga, o in analogia alle tre biglie sistemate da Gauguin sul tavolo verde del suo caffé di notte.
Ed ecco dunque perché adesso madame Ginoux ci viene mostrata indifferente alla loro presenza: quei libri proprio non la riguardano, e non sono stati certo messi lì per lei…

Le cose stanno giusto così, o non lo sono affatto?
L’incertezza stessa della datazione di questa arlesiana coi libri è stata forse la spinta che ha iniziato a farla dondolare nella mia immaginazione come un pendolo che accelera verso il punto d’inerzia dell’orecchio reciso per risalire poi alle estenuate arlesiane eseguite nell’ultimo anno di vita dell'olandese.[10]

...Tutto ci ha riportato ad uno di quegli esercizi di pittura al microscopio che pretendono di tener tutto sotto controllo, di fatto, in un modo poliziesco – chioserebbe Derrida... Il guaio è che io - sotto il vento sferzante del mistral che muove ogni cosa, che sporca e impasta i colori con la sabbia e la terra - non sono capace di far di meglio che dell’impressionismo all’aria fritta.
[1] - Derrida, Restituzioni, cit. p. 308.
[2] - Sulla sedia di Gauguin in seguito Vincent fece posare anche la moglie del postino Roulin, madame Augustine, che aveva avuto da poco un figlio, e che successivamente gli ispirò l’astrazione della Berceuse.
[3] - Sostituti di Gauguin stesso - che nel frattempo scalpitava per andarsene via da Arles.
[4] - I due romanzi francesi sulla sedia di Gauguin diventano poi, sul tavolo dell’Arlesiana, un paio di libri inglesi (di Dickens). In particolare il Racconto di Natale sembra messo lì appositamente per ricordare (a Gauguin) il drammatico Natale del 1888 ad Arles. Quest`ultima considerazione favorirebbe l’ipotesi di datare Arlesiana F 488 al maggio 1889. Cfr. tabella qui sotto.
[5] - V. van Gogh, L’Arlesiana F 448 (Arles, data dubbia tra novembre 1888 e maggio 1889).
[6] - Vedi Figura in alto a destra.
[7] - “Pointure”, è un termine di Stampa per indicare sia la lancetta di ferro che serve a fissare il foglio da stampare, sia il foro stesso che la sua punta produce sulla carta. Indica anche il “registro” tipografico – “en registre” opposto “mal en registre”.
[8] - Vincent a Bernard, Saint-Rémy  26 novembre 1889 (n. 822-B21).
[9] - Come dire che i libri si sono infilati le scarpe.
[10] - L’incerta datazione dell’arlesiana con libri aperti, stabilita tra il novembre dell’88 e il maggio dell’89, la colloca come un passaggio al secondo gruppo di ritratti con libri chiusi del febbraio 1890.

In alto:
- Van Gogh, La sedia di Paul Gauguin (la sedia vuota) (F 499); Arles, dicembre 1888, olio su tela cm.90,5x72,5; Amsterdam, V.G. Museum.
- L’arlesiana, Madame Ginoux con libri (aperti) (F 488); Arles, data incerta: nov. 88 o mag.89; olio su tela cm. 91.4x73.7; New York: The Metropolitan Museum.

Sotto:
- van Gogh, La Berceuse - Augustine Roulin (F 504); Arles, novembre-dicembre 1888; olio su tela cm. 92.0 x 73.0; Otterlo, Kröller-Müller Museum.
- van Gogh, Lettrice di romanzi (F 497); Arles, 16 novembre 1888; olio su tela, cm.73.0x 92.0; Coll. privata.



PARAGRAFO successivo



van Gogh
F 489
Madame Ginoux (con guanti)  
inizi Nov. ‘88
Gauguin
Ritratto di Marie Ginoux, carboncino  
Inizi Nov.’88
Gauguin
Caffè di notte ad Arles (M. Ginoux) olio  
Novembre ‘88
van Gogh 
F 488
Madame Ginoux (con libri)
Nov.’88 ?
van Gogh
F 497
Lettrice di romanzi  
Dicembre ‘88
van Gogh
F 499
La sedia di Paul Gauguin  
Dicembre ‘88
van Gogh
F 488
Madame Ginoux (con libri)
Mag.’89 ?
van Gogh
F 503
Ritratto di Augustine Roulin  
Nov/Dic ‘88
van Gogh
F 504
La Berceuse (Augustine Roulin)  
Dicembre ‘88
van Gogh
F 488
Madame Ginoux (con libri)
Maggio ‘89 ?
GUANTI DISPARATI OGGETTI PERSONALI IN PELLE E OSSA
parte terza H.D.S. MAROQUINERIES